In Romania, l’ultimo giovedì della Quaresima è conosciuto col nome di Joia Mare (Giovedì Santo). Fa parte della tradizione rumena la credenza che durante la Settimana Santa della Pasqua Ortodossa, il cielo sia aperto e il mondo dei vivi e dei morti si incontrino. Nel Joia Mare, le anime dei defunti ritornano e rimangono fino al sabato Santo, per ritrovarsi e ricongiungersi con i propri cari. L’elemento caratteristico di questa tradizione è la luce del fuoco.
Siamo a Botiza, piccolo comune della regione del Maramures, una contea rumena ancora molto legata alle tradizioni. All’interno del cimitero, dominato da una tradizionale chiesa lignea, a partire dal primo pomeriggio, gli abitanti, di tutte le età, di cui molti vestiti in abiti tradizionali, si recano a fare visita ai propri cari scomparsi e ad “incontrarli” secondo questa tradizione molto sentita. Gli abitanti si recano al cimitero, sistemano le tombe dei loro cari e accendono le candele, per dare luce e calore e per concedere alle anime dei propri cari di ricongiungersi a loro. Rimangono lì fino al calare del sole, quando viene celebrata la messa e vanno via lasciando il cimitero illuminato dalla bellissima luce delle candele.