La tradizione dei vimini, in Calabria ha radici antichissime. I contenitori in vimini venivano realizzati, storicamente, a supporto di tutte le attività legate all’agricoltura (come imballo) o per trasportare beni alimentari. Dai “panari” (i cestini per il pane) alle “fiscelle” (i contenitori utilizzati per i formaggi), tutto passava dalle mani sapienti di questi artigiani del legno.
E’ un lavoro lungo e meticoloso.
Nel mio viaggio alla ricerca di artigiani calabresi, sono finita a San Giorgio Morgeto, in provincia di Reggio Calabria, dove ho conosciuto Aldo Mammolito, che lavora il castagno da quando aveva 6 anni.
Tradizionalmente i vimini venivano realizzati con i giunchi che crescevano lungo i fiumi e in effetti molti prodotti vengono realizzati ancora cosi. Aldo è specializzato nell’intreccio del castagno.
Come tutti i lavori artigianali che resistono al progresso, anche questo subisce la non valorizzazione del prodotto. E’ un mestiere che deve sopportare la competizione dei prodotti industriali che arrivano dall’estero e che non hanno nulla a che vedere con questi, a livello qualitativo.
E’ un mestiere destinato a scomparire, cosi come la maggior parte dei lavori artigianali.