Il 13 Febbraio 2022 ho portato con me un bellissimo gruppo di fotografi nella caratteristica cornice di Lungro.
Lungro è un piccolo paese della comunità arbereshe di Calabria, in provincia di Cosenza, e la sua caratteristica più importante è il legame forte con le tradizioni.
Una di queste tradizioni è legata ad una bevanda non originaria di questo luogo ma che dai primi dell’800, importata dall’Argentina da parte degli emigrati, è diventata parte delle tradizioni locali: il Mate.
Il mate prende il nome dalle foglie dell’erba Mate, yerba mate, diffusa in Sud America e utilizzata per la sua preparazione. Questa bevanda è originaria della Cordigliera delle Ande, dove si consuma ancora quotidianamente.
Grazie al supporto indispensabile di Anna Stratigò, una fonte inesauribile di conoscenza di tradizioni della comunità Arbëreshë Calabria sono andata a Lungro, un piccolo comune in provincia di Cosenza.
Lungro è la capitale del Mate.
Oggi, grazie al contributo enorme che Anna offre alle tradizioni del suo paese, il rito del Mate, Rriti Matit, sta acquisendo notorietà.
Nel 2012 Anna ha scritto una canzone sul rito del Mate (in albanese e castigliano) e a partire da allora tutti hanno scoperto che a Lungro è viva questa tradizione.
Anche in Argentina hanno scoperto che in Calabria c’è un paese dove si consuma il mate. Il mate è una bevanda argentina che è approdata a Lungro alla fine dell’800, quando i lungresi emigrati in Argentina, mandavano ai loro familiari la Yerba mate, la cosa più preziosa ed esotica che trovavano.
Raduno e arrivo a Lungro
Alle ore 8:00 ci siamo ritrovati e dopo presentazioni e saluti siamo partiti per Lungro. Il viaggio è breve, circa un’ora e alle 9:00 eravamo già nella bellissima location che ha ospitato il workshop.
Ci ha accolti Anna che per darci un caloroso benvenuto ci ha preparato caffé, mate e biscottini tipici.
Prima parte del workshop
Nel salone del ‘500 della Casa Museo del Risorgimento, ci siamo accomodati per la parte iniziale di briefing. Questo workshop rientra a tutti gli effetti nella fotografia di viaggio, anche se si tratta di una sola giornata.
Il viaggio è uno stato mentale. Non deve necessariamente coinvolgere aerei, treni o lunghe tratte.
Francesco Cito dice sempre che non c’è bisogno di andare lontano per raccontare delle storie ed è questo il motivo che mi ha spinto a esplorare le tradizioni vicino casa.
Sessione di ritratto di donne in abiti tradizionali Arbëreshë
La prima parte del workshop è stata incentrata sulla fotografia di ritratto/ritratto ambientato.
Due donne in abiti tradizionali Arbëreshë: una col costume di Lungro e l’altra con il costume di Civita (altro paese della tradizione Arbëreshë).
La location molto caratteristica ha fornito la luce ideale a scattare delle fotografie ben contestualizzate.
E’ stato molto interessante vedere le differenze dei dettagli degli abiti e delle pettinature connesse ad essi.
Il costume di Lungro Il costume di Civita Particolare della pettinatura dell’abito di Lungro una foto di gruppo con le nostre modelle
Sessione di reportage con la preparazione della Drömsa e delle Shtëridhelat
Anna, ottima cuoca delle tradizioni lungresi, ha preparato il pranzo per noi e una delle portate è la Dromsa, un piatto tipico della tradizione Arbëresh . Ha preparato per noi nella sua caratteristica cucina e i partecipanti hanno potuto immortalare il processo di preparazione.
Anna prepara la pasta la benedizione della Drömsa
Pausa pranzo
Dopo queste due sessioni di scatto ci siamo meritati un ottimo pranzo. Il menu prevedeva un antipasto di salumi e formaggi della zona, due assaggi di primi tipici lungresi: Drömsa e Shtëridhelat .
La buonissima marmellata di mandarini cinesi preparata da Anna Drömsa Shtëridhelat
Poi per chi mangia la carne un ottimo stufato di peperoni cruschi e salsiccia accompagnato dalle patate alla “Pierina”, mentre chi non mangiava la carne ha avuto lo stufato con le uova.
Stufato con peperoni e salsiccia Patate alla “Pierina”
E il dolce? Anna si è inventata la zuppa lungrese. Una zuppa inglese con la crema al mate. Davvero buonissima.
Un caffé al volo e riprendiamo i lavori!
La zuppa “Lungrese”
Seconda parte del workshop
Nella seconda parte del workshop i partecipanti hanno assistito al rito del mate, Rriti Matit, in maniera familiare.
Il Rito del Mate è socializzante. Richiede del tempo da passare insieme e infatti, normalmente, può durare delle ore perchè diventa un’occasione per chiacchierare.
E anche alcuni partecipanti hanno preparato e gustato il loro mate.
Filomena e sua madre Rosetta ci hanno spiegato come funziona il rito del Mate
Visita Casa Museo del Risorgimento
Terminata la sessione col rito del mate, Anna ci ha mostrato la sua casa museo illustrando e raccontando aneddoti relativi a tutti i cimeli conservati.
La visita si è conclusa nella Casa del Mate/Officina della Musica e visto che Anna è una musicista e cantante, ci ha salutato con due canzoni popolari Arbëreshë.
Fase finale
Abbiamo concluso il nostro workshop e dopo saluti e foto di rito siamo ripartiti per rientrare.